Immobile di eccezionale fascino e prestigio, per la particolarità del suo sito dalle caratteristiche irripetibili nell'area compresa tra Palermo e Cefalù, composto da un corpo principale e due corpi secondari, segnalato a distanza dalla torre che adorna imponente il corpo principale.
Troneggia infatti su un poggio rigoglioso emergente sul crinale dello splendido promontorio che accoglie il parco archeologico naturale terrestre, con i famosi resti di Solùnto, la città fenicia e greco-romana, e il suo Museo, terminando a mare col parco archeologico marino della Formica, tra il golfo di Palermo e il golfo di Termini, con una vista mare che abbraccia da Palermo a Cefalù
sino ai Nebrodi, che da Monte Pellegrino si estende sino ai monti più interni della Sicilia, sfondo alle colline e ai poggi rocciosi emergenti dalle verdissime vallate di Bagheria e S. Flavia, arrivando ad est alle vette maestose delle Madonie (alt. m. 2000).
La villa fu eretta, su progetto di Armò, nei primi del secolo scorso da Domenico Paladino, cugino dei Florio, nipote dei costruttori di tanti palazzi principeschi di Palermo e per conto di Ferdinando IV di Borbone della Reggia di Ficuzza.
E' sede di rappresentanza dell'Istituto Internazione Studi Avanzati di Scienze della Rappresentazione dello Spazio, cui è finalizzata l'attività in essa svolta.